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Garantire un controllo qualità packaging efficiente e puntuale è essenziale per qualsiasi azienda operante nel settore cosmetico, farmaceutico e alimentare. In Eurovetrocap, siamo consapevoli che l’affidabilità di un flacone, di un vasetto o di una pompetta determina non solo la sicurezza del contenuto, ma anche la reputazione del marchio sul mercato.  

Ecco perché è importante mettere a punto un sistema di controllo qualità strutturato, che combina procedure d’ispezione, test funzionali e standard internazionali come la norma ISO 2859

I vari aspetti del controllo qualità del packaging – dalla conoscenza di norme e limiti di qualità accettabile o AQL (Acceptable Quality Limit), fino ai test pratici per verificare la chiusura ermetica del flacone o la resistenza delle vernici – permettono di ridurre contestazioni, minimizzare i difetti e mantenere un livello di affidabilità costante. 

L’importanza del controllo qualità packaging

Quando parliamo di controllo qualità del packaging, ci riferiamo a un insieme di procedure e strumenti che mirano a verificare la conformità di un prodotto rispetto a criteri prestabiliti nel capitolato tecnico o nelle condizioni di vendita concordate tra fornitore e cliente. Nessun processo di produzione è privo di difetti al 100%, la presenza di difetti in una certa percentuale del lotto è fisiologica; ciò che conta, invece, è che il numero di difetti rientri entro limiti accettabili, definiti sulla base delle esigenze reali del cliente, del tipo di prodotto e delle norme di settore. 

In Eurovetrocap, la gestione della qualità assume un ruolo cruciale fin dalle prime fasi di progettazione. Offriamo soluzioni per packaging primario in vetro, plastica e alluminio, destinate a fragranze, skincare, make-up, farma e molti altri settori. Ogni linea di prodotto ha caratteristiche specifiche: ad esempio, un flacone per profumo deve privilegiare l’aspetto estetico e la chiusura ermetica, mentre un vasetto per crema viso deve combinare efficacia funzionale e resistenza a svariati stress chimici e meccanici. 

Il controllo qualità packaging è, quindi, un vantaggio sia per il fornitore, che riduce i rischi di reclami o resi, sia per il cliente, che può proporre sul mercato prodotti affidabili e conformi alle aspettative. 

ISO 2859 e AQL: cosa sono e a cosa servono

Uno degli aspetti fondamentali nella gestione della qualità è la determinazione di quanti pezzi controllare e come giudicarne l’adeguatezza. A questo scopo, a livello internazionale, ci si affida spesso alla norma di riferimento ISO 2859, uno standard che regola le procedure di campionamento e ispezione per attributi, e all’AQL (Acceptable Quality Limit), ovvero il livello di qualità accettabile. 

ISO 2859

Applicata in diversi settori (cosmetico, farmaceutico, alimentare, manifatturiero), la ISO 2859 garantisce un approccio statistico oggettivo, riducendo la soggettività nell’analisi e fornendo solide basi per prendere decisioni su accettazione o rifiuto dei pezzi. Definisce il numero di pezzi da sottoporre a ispezione qualità in un dato lotto. Inoltre, specifica i criteri di accettazione o rifiuto di quel lotto, basati sulla presenza di difetti all’interno del campione. 

AQL (Acceptable Quality Limit)

L’AQL (Acceptance Quality Limit) rappresenta la percentuale massima di difettosità tollerabile all’interno di un lotto. In sostanza, aiuta a stabilire quanti difetti sono considerati accettabili nel campione ispezionato, prima di dover respingere l’intero lotto. Secondo la norma ISO 2859 i difetti possono essere classificati in critici, maggiori e minori, ognuno con un AQL specifico. Ad esempio, i difetti critici possono avere un AQL molto basso (0,1 – 0,65), perché influiscono sulla sicurezza del prodotto o lo rendono inutilizzabile. I difetti maggiori spesso si collocano su valori intorno a 1,5 – 2,5, mentre quelli minori possono raggiungere 4,0 – 6,5 a seconda del tipo di prodotto. 

Ispezione qualità: analisi visiva e test funzionali

Per garantire la conformità del lotto, è bene adottare una serie di procedure di ispezione qualità che partono dal controllo visivo e si estendono a test specifici, in grado di evidenziare difetti estetici, funzionali o strutturali. 

Controllo visivo: secondo la ISO 2859, viene eseguito prelevando un campione. Il pezzo viene ispezionato in un’area ben illuminata e viene posizionato perpendicolarmente all’operatore in modo da evitare riflessi che possano alterare la percezione di eventuali difetti superficiali. Se il numero di difetti individuati nel campione supera i limiti AQL, il lotto viene respinto; se invece rientra, è accettato. 

Controllo funzionale e verifiche dimensionali: i test funzionali sono prove per verificare la chiusura, la capacità di erogazione, la resistenza a pressioni interne o esterne in base al tipo di packaging (ad esempio un flacone con pompetta o un vasetto con coperchio). Mentre le verifiche dimensionali riguardano il rispetto delle misure riportate nei disegni tecnici (altezza del flacone, diametro, filettatura, ecc.). 

Focus sulla chiusura ermetica del flacone

A seconda del tipo di prodotto, è possibile effettuare test specifici. Un esempio è la verifica della chiusura ermetica del flacone. In particolare, se il contenitore non è a tenuta stagna, il prodotto può ossidarsi, contaminarsi o fuoriuscire, causando problemi sia a livello di utilizzo sia di immagine per il brand. Ecco alcuni test che è bene condurre: 

  • prova di tenuta sottovuoto: il flacone, riempito con aria o liquido, viene posto in una camera a pressione negativa per verificare l’assenza di perdite; 

  • test di avvitamento e coppia di serraggio: questo test ha sia lo scopo di verificare che tappi e cappucci non si svitino troppo facilmente o, al contrario, che i cappucci si stacchino con una forza eccessiva o insufficiente, ma anche quello di assicurarsi che capsule e coperchi vengano avvitati correttamente, con la forza adeguata, prima di eseguire un test di tenuta al vuoto.
    Durante il test: 
    • la coppia di serraggio (cioè la forza necessaria per avvitare e svitare il tappo o la capsula) viene misurata con un torsiometro;
    • la forza di stacco di un cappuccio o coperchio a pressione viene misurata con uno stativo, che consente di rilevare la forza necessaria per rimuovere il componente in modo controllato.

  • test di erogazione e pescante: per i flaconi dotati di pompe e tubi pescanti, verifichiamo la lunghezza corretta e il numero di colpi necessari per l’innesco dell’erogazione, oltre alla quantità di prodotto erogato per singolo colpo. 

Queste prove non solo assicurano la chiusura ermetica del flacone, ma garantiscono una customer experience ottimale, in linea con gli standard che i consumatori si aspettano dai brand di cosmetica, farmaceutica o altre categorie merceologiche. 

Vernice alta resistenza e finiture

Un altro elemento chiave per chi opera nel settore packaging è il mantenimento della resa estetica nel tempo. Come Eurovetrocap, ci impegniamo a proporre soluzioni di decorazioni durevoli. Per verificare la robustezza delle finiture, occorre sottoporre i prodotti a diversi test, tra cui:

  • prova di sfregamento asciutto: si passa un panno o un materiale abrasivo sulla superficie del flacone, per valutare se la vernice si stacca o si opacizza; 
  • test dello scotch (secondo linee guida ISO 2859): si applica un nastro adesivo di tipo 3M su una porzione della decorazione, rimuovendolo in modo rapido per rilevare eventuali distacchi di vernice; 
  • test di resistenza ad agenti chimici: utilizziamo soluzioni alcoliche o creme cosmetiche di uso comune, per verificare se la vernice subisce scolorimenti o abrasioni quando sottoposta a stress chimici e meccanici. 

Un packaging con vernice alta resistenza assicura che il design, i loghi e le informazioni di branding mantengano un aspetto intatto anche in situazioni di uso intenso, trasporto prolungato o esposizione a condizioni ambientali variabili. 

Ispezione qualità e limiti di difettosità

Nelle condizioni di vendita, è sempre esplicitato che non si può garantire l’assenza totale di difetti. L’obiettivo è mantenere la difettosità entro i valori concordati, in accordo alla ISO 2859 e agli AQL (Acceptable Quality Limit). Quando il cliente esamina il lotto ricevuto per verificarne l’accettabilità o meno è sempre bene seguire la procedura che ogni fornitore descrive nel suo capitolato di fornitura in particolare al numero di pezzi da analizzare e da come questi pezzi devono essere selezionati e testati. 

Se il cliente ha bisogno di standard qualitativi più elevati di quelli solitamente proposti, è possibile apportare modifiche al processo produttivo o intensificare i controlli, ben sapendo che ciò comporterà un aumento dei costi e dei tempi di produzione. 

Le panoplie e la collaborazione fornitore-cliente

Per rendere ancora più trasparente e condiviso il controllo qualità packaging tra fornitore e cliente, spesso si adottano le cosiddette panoplie. Si tratta di campionari fisici contenenti esempi di difetti minori, maggiori o critici. In questo modo, sia il fornitore sia il cliente possono riferirsi a un supporto tangibile e concordare se un determinato difetto rientra nell’una o nell’altra categoria. Le panoplie facilitano notevolmente il dialogo, riducendo le contestazioni e le interpretazioni soggettive. Attraverso di esse, i due soggetti definiscono con precisione: 

  • quali caratteristiche estetiche o funzionali sono accettabili; 
  • quali difetti, pur essendo presenti in piccola percentuale, rientrano nei difetti minori secondo l’AQL concordato; 
  • quali difetti non sono tollerabili (difetti critici o maggiori). 

Questo approccio favorisce un processo di miglioramento continuo, in cui ogni lotto di produzione diventa un’occasione per affinare il controllo qualità e implementare soluzioni più efficaci. 

Controllo qualità packaging e customer satisfaction

Integrare un sistema di controllo qualità packaging ben strutturato è un investimento strategico, perché incide sulla customer satisfaction, riduce i reclami e contribuisce all’immagine di affidabilità del brand.  

In Eurovetrocap, abbiamo maturato un’esperienza pluridecennale nella fornitura di contenitori per cosmetici, farmaceutica e altri settori, e sappiamo quanto sia cruciale mantenere elevati standard qualitativi attraverso ispezioni periodiche, test di laboratorio e applicazione degli standard internazionali. Che si tratti di un flacone per fragranze di lusso o di un dispenser per creme farmaceutiche, il team di Eurovetrocap mette a disposizione tutta la propria esperienza per garantire forniture conformi e un elevato livello di qualità. Scrivici: ti accompagniamo dall’ideazione del progetto alla consegna del lotto finito.