Nel settore cosmetico, la scelta del packaging svolge un ruolo di primaria importanza. Il design del pack rappresenta il volto del prodotto in termini di estetica e funzionalità, e, quando è ben progettato, è espressione a tutto tondo del brand e dei suoi valori. La forma, i colori e i materiali comunicano molte informazioni e hanno un grande impatto sulla qualità percepita, sugli elementi che caratterizzano il prodotto rispetto agli altri, quindi sulla scelta dei consumatori.
You never get a second chance to make a good first impression, non si ha mai una seconda possibilità per fare una buona prima impressione, dice un adagio anglosassone.
Ecco perché una buona progettazione richiede attente analisi sui trend e sulla possibilità di fare scelte in linea con le aspettative del mercato. Scegliere di produrre un packaging a ridotto impatto ambientale, rientra tra le sfide – o meglio, tra le opportunità – del nostro tempo. Oltre a dichiarare apertamente la propria assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle persone, è una scelta strategica per competere nel mercato del futuro.
L’impatto ambientale del packaging tradizionale
Il settore cosmetico è certamente uno dei principali utilizzatori di packaging, ma è importante comprendere che, in molti casi, il packaging primario riveste un ruolo imprescindibile. Nei prodotti di profumeria e cosmetica, infatti, il packaging non si limita a contenere il prodotto: è fondamentale per garantire la percezione della qualità e l’esperienza d’uso da parte del consumatore. La funzionalità di erogazione, la protezione del contenuto e la valorizzazione del brand sono elementi chiave che non possono essere sacrificati.
Detto questo, è cruciale lavorare per ridurre progressivamente l’impatto ambientale del packaging, senza però rinunciare alle sue funzioni essenziali. Sfide come l’uso eccessivo di materiali tradizionali, in particolare la plastica non riciclabile, e la difficoltà nel riciclo di imballaggi complessi, richiedono un approccio innovativo e responsabile.
Tra le criticità che il settore deve affrontare vi sono:
- produzione eccessiva di CO2: la realizzazione di materiali come plastica e vetro comporta un significativo consumo di risorse energetiche e naturali.
- inquinamento degli oceani: milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nei mari, con gravi danni agli ecosistemi marini.
- scarso riciclo: la mancanza di infrastrutture adeguate e la complessità di molti materiali riducono il tasso di riciclo effettivo.
La soluzione non è demonizzare il packaging, ma trasformarlo. Investire nella ricerca di materiali riciclabili, ridurre gli sprechi e ottimizzare il design degli imballaggi sono passi fondamentali verso un futuro più sostenibile. L’industria cosmetica deve quindi porsi come promotrice di un cambiamento culturale, coinvolgendo tutta la filiera per integrare la sostenibilità nei propri processi, senza compromettere la qualità e l’esperienza dei propri prodotti.
La cultura della sostenibilità
Confezionare i cosmetici all’interno del contenitore più adatto è una delle fasi cardine del processo di produzione. Il prodotto deve essere preservato al meglio per non subire danni nel trasporto, se ci sono particolari condizioni di temperatura o quando viene esposto alla luce.
A queste accortezze sulla qualità, se ne aggiunge una molto rilevante: il materiale scelto. L’industria cosmetica, infatti, è sotto crescente pressione per affrontare sfide legate alla sostenibilità ambientale nel settore del packaging. L’uso massiccio di materiali difficili da riciclare le complessità nello smaltimento dei rifiuti (soprattutto di plastica), rappresentano un importante stimolo per promuovere soluzioni più eco-compatibili e responsabili a livello globale.
Per quanto le aziende convergano su soluzioni più sostenibili, è importante sapere che anche un packaging riciclato può danneggiare l’ambiente se poi non viene smaltito in modo corretto. È fondamentale, dunque, integrare nelle organizzazioni la cultura della sostenibilità, cioè un approccio circolare e olistico verso l’impegno ambientale lungo tutta la filiera: dalla fase di progettazione del packaging al ciclo di vita del prodotto, dalla produzione allo smaltimento e suo eventuale riutilizzo.
Cosmetica e packaging sostenibile
Secondo studi recenti, una parte rilevante dei rifiuti solidi urbani è costituita da imballaggi, alcuni dei quali provengono dal settore cosmetico. Negli ultimi anni, anche grazie ai social, l’interesse verso la beauty routine ha portato a un aumento del consumo di prodotti cosmetici e, di conseguenza, alla diffusione di confezioni e imballaggi.
La plastica è stata storicamente il materiale privilegiato per il packaging, grazie alla sua resistenza agli urti, alla capacità di preservare il prodotto e ai costi di produzione relativamente contenuti. Tuttavia, la sua lenta degradazione pone delle sfide significative per la tutela dell’ambiente, con potenziali ricadute sugli ecosistemi e sull’equilibrio ambientale.
Fortunatamente, la crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità sta spingendo i brand a rivedere le proprie scelte, favorendo materiali più sostenibili e soluzioni innovative. Sempre più persone, infatti, valutano i prodotti non solo per la loro qualità, ma anche per l’impegno dei marchi nella riduzione dell’impatto ambientale.
Per questo è urgente orientare il business verso i principi di eco-design e ripensare il ciclo di vita del packaging cosmetico, riducendo gli sprechi e favorendone il riuso con soluzioni attente e sostenibili.
L’importanza dell’eco-design
Noi di Eurovetrocap, con oltre 30 anni di esperienza nella produzione di packaging in vetro, plastica e alluminio per il settore cosmetico, abbiamo intrapreso un percorso deciso verso la sostenibilità. Ne è testimonianza il laboratorio Zero In·Pack, il nostro laboratorio interno dedicato all’eco-design e focalizzato sulla creazione di soluzioni di packaging che minimizzino l’impatto ambientale senza compromettere la funzionalità, la qualità della formula e l’estetica dei prodotti.
Il nostro approccio a ridotto impatto aziendale
Con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni di packaging personalizzate e distintive e, al contempo, con l’intento di fornire all’industria cosmetica pack e contenitori a ridotto impatto ambientale, abbiamo ampliato la nostra gamma di prodotti standard. Senza mai compromettere le caratteristiche principali del prodotto, ci impegniamo ad aumentare il livello di circolarità dei progetti che seguiamo con diverse strategie di eco-design.
Riduzione del peso
Un peso inferiore corrisponde a valori d’impatto in proporzione più bassi in quanto il contenitore richiede minori consumi energetici e di materiali. E per un set ancora più leggero e sostenibile, siamo intervenuti anche sugli imballi dei nostri contenitori e sui film che avvolgono gli stessi.
Materiali a ridotto impatto ambientale
Ci impegniamo a offrire una serie sempre crescente di articoli in vetro e plastica riciclati, riducendo l’impego di materiali vergini. Il vaso Licata, per esempio, è stato il nostro primo vaso cosmetico fatto per il 60% da vetro riciclato post-consumo.
Riutilizzo
Pulire e riempire lo stesso contenitore o riutilizzarne una parte è un ottimo approccio per evitare di produrne di nuovi e ridurre i rifiuti. I sistemi di refill possono essere di due tipi: a ricarica da distributori di liquidi sfusi in negozio o con cartucce sostituibili (in questi casi una parte dei materiali viene comunque eliminata).
Design del pack
Progettare sin dall’inizio un packaging fatto di materiali facilmente riciclabili come il vetro, il PP, il PET, l’HDPE o l’alluminio, è molto importante affinché, una volta smaltiti, possano essere effettivamente riciclati.
Materiali a ridotto impatto ambientale: innovazione e sostenibilità al servizio della cosmetica
L’adozione di materiali a ridotto impatto ambientale è al centro di qualunque strategia organizzativa che miri a obiettivi precisi di circolarità, sia dal punto di vista dell’impegno sociale ed etico che dal punto di vista della massimizzazione della sostenibilità aziendale a 360°.
Di seguito i principali processi per ottenerli:
- Riciclato post-consumo (PCR): è il materiale riciclato più noto ed è il modo migliore per avviare un processo di circolarità. In questo caso i rifiuti domestici differenziati vengono consegnati nei centri di smistamento dove vengono separati per categoria e materiale, poi frantumati, puliti e decontaminati fino ad essere riprocessati in un materiale secondario.
- Riciclato post-industriale (PIR): sono i rifiuti di scarto delle produzioni industriali che, se ben smistati costituiscono grandi volumi i quali, invece che finire ingiustamente nelle discariche, possono essere sottoposti allo stesso processo di riciclo del PCR.
- Riciclo dei rifiuti a circuito chiuso: è il processo che molte vetrerie e convertitori in plastica attuano per riprocessare parte dei materiali di scarto delle loro produzioni. È utile per prevenire e ridurre i rifiuti industriali.
I nostri materiali a ridotto impatto ambientale
Nel nostro impegno verso la sostenibilità, i materiali a ridotto impatto ambientale rappresentano una componente fondamentale. Grazie alla ricerca e allo sviluppo continuo, oltre a quelle già a catalogo, abbiamo integrato soluzioni innovative che rispettano l’ambiente senza sacrificare estetica e funzionalità.
Vetro trasparente riciclato PCR
Il vetro riciclato è un materiale che coniuga eleganza e sostenibilità. Oltre a essere infinitamente riciclabile senza perdere qualità, offre vantaggi significativi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e risparmio energetico durante la produzione. I nostri flaconi e contenitori in vetro riciclato sono ideali per prodotti di skincare e fragrance, garantendo una trasparenza cristallina e un’estetica premium, perfetta per comunicare i valori di brand attenti alla sostenibilità.
È bene tener presente che i tempi di fornitura sono dettati dai ritmi delle vetrerie che avviano specifiche campagne di produzione una o due volte all’anno. Questo implica che, se dovessero esaurirsi le scorte di articoli riciclati, i tempi della filiera potrebbero essere dilatati.
Vetro “UVAG”
Il vetro “UVAG” è tipicamente riciclato da bottiglie di olio e vino, raccolte in tutta Italia. Il colore è il tipico verde bottiglia la cui intensità può variare in base alla forma e alla grandezza del flacone. Questo tipo di vetro ha proprietà eccellenti di schermatura dei raggi UV, quindi è ottimo per preservare la formula del prodotto. Per quanto riguarda i tempi di fornitura, vale lo stesso discorso del vetro trasparente riciclato PCR.
HDPE riciclato PCR prime
Questo è un nuovo materiale approvato dal nostro team di Ricerca&Sviluppo, in sostituzione dell’HDPE riciclato (PCR) (Tech). La scelta deriva dall’intenzione di ridurre il divario tra gli articoli in plastica vergine e in plastica riciclata, nonché dalla necessità di convincere i marchi a intraprendere percorsi sempre più virtuosi. La materia prima ha un colore neutro, cui si aggiunge un master bianco in fase di produzione, rendendo il flacone di un colore bianco tendente al grigio. È possibile prevederne la colorazione.
Il vantaggio è che il materiale è facilmente reperibile.
PET riciclato (PCR)
La plastica post-consumo (PCR) rappresenta un’alternativa concreta alla plastica vergine, contribuendo alla riduzione dei rifiuti plastici e alla diminuzione dell’uso di risorse fossili. Grazie a un’attenta selezione dei materiali e a processi produttivi ottimizzati, i nostri contenitori in PCR offrono le stesse performance della plastica tradizionale, ma con un impatto ambientale significativamente ridotto. Questa soluzione è particolarmente indicata per prodotti di make-up e travelsize, con un design funzionale e sostenibile.
La materia prima usata per ottenere il PET riciclato è lattiginosa con tonalità tendenti al grigio, giallo o verde. Il flacone finito è comunque trasparente con la stessa tonalità che presenta in origine e potrebbe avere una consistenza irregolare. Il materiale è disponibile, anche se è soggetto a importanti fluttuazioni di prezzo.
PET riciclato PIR
Su richiesta di un quantitativo minimo di 50000 pezzi, molti flaconi di nostra produzione possono essere in materiale riciclato PIR materia prima usata.
PP riciclato PIR
È il materiale usato per la produzione di vasi, cappucci, coperchi, pompe e contagocce. La materia prima ha un colore semitrasparente tendente a un colore lattiginoso/giallognolo che diventa bianco-grigia una volta applicato un master di colore bianco. Il contenitore finito potrebbe presentare imperfezioni e linee di flusso. Il materiale è facilmente reperibile ed è compatibile con master semitrasparenti e coprenti per la colorazione.
PP riciclato PCR
È il materiale più usato per i progetti personalizzati. L’articolo finito ha una colorazione bianca tendente al grigio, potrebbe presentare piccoli puntini e linee grigiastre ed è conforme al regolamento europeo REACH.
La maggior parte dei nostri articoli in PP e HDPE è inoltre compatibile con un nuovo master nero (NIR) la cui formulazione non prevede l’uso del nero di carbonio, il pigmento che invece non consente di riciclare gli articoli neri. È bene tener presente che non si ottiene mai un nero pieno e che, tuttavia, è il giusto compromesso tra estetica classica e sostenibilità
Questi materiali riducono l’impatto ambientale e offrono anche opportunità di comunicazione strategica per i brand che li scelgono, evidenziando un impegno concreto verso la sostenibilità. Grazie alla nostra esperienza e alle tecnologie avanzate, garantiamo che ogni soluzione sia ottimizzata per le esigenze estetiche e funzionali del prodotto.
Soluzioni su misura: personalizzazione e sostenibilità sono il futuro
Adottare soluzioni di packaging sostenibili rappresenta un’opportunità unica per ridurre l’impatto ambientale, rafforzare la brand reputation e rispondere alle esigenze delle normative e di un mercato sempre più consapevole. Usare materiali a ridotto impatto ambientale, il cui design non penalizza né estetica né funzionalità grazie alle tecniche più innovative, garantisce vantaggi concreti, sia in termini di efficienza che di sostenibilità. Le nostre soluzioni personalizzate su misura, basate su azioni tangibili e misurabili, offrono ai brand cosmetici strumenti per distinguersi e contribuire al cambiamento. Noi di Eurovetrocap siamo convinti, dati alla mano, che il futuro della cosmetica sia sostenibile: è un percorso che richiede impegno, innovazione e una visione chiara per creare prodotti che uniscono estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente.
Il nostro team è a disposizione per rispondere alle tue domande e affiancarti nel percorso verso la sostenibilità. Contattaci!