Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, hanno avuto un’importante influenza sulla percezione del packaging dei prodotti cosmetici e non solo.
La crescente consapevolezza ecologica e la pressione legislativa in materia di riduzione dell’impronta ambientale hanno portato molti brand a riconsiderare l’intera filiera produttiva, prestando particolare attenzione agli imballaggi. Il packaging, infatti, incide notevolmente sugli impatti ambientali totali di un prodotto, sia per l’uso di materie prime sia per l’energia necessaria a trasformarle.
In parallelo, i consumatori finali dimostrano un interesse sempre più marcato verso la provenienza e il destino degli imballaggi, e ciò si traduce in una domanda crescente di soluzioni di eco-design. Nel mercato, questa sensibilità si traduce in esigenze specifiche:
- materie prime circolari o riciclabili;
- riduzione del peso dei contenitori;
- tecniche di decorazione e personalizzazione a ridotto impatto ambientale;
- trasparenza nei processi di approvvigionamento e produzione.
In tale contesto, il vetro riciclato sta emergendo come una scelta di punta per il confezionamento dei prodotti di cura personale e bellezza, grazie a caratteristiche uniche in termini di impatto ambientale, resistenza e versatilità.
Di seguito facciamo luce sui principali vantaggi tecnici e commerciali, nonché sulle sfide produttive e normative che le aziende devono affrontare.
Perché puntare sul vetro riciclato
Il vetro è da sempre considerato un materiale di pregio nel settore cosmetico: garantisce un’elevata protezione contro l’ossigeno e l’umidità, protegge la formula dalle contaminazioni esterne e, soprattutto, trasmette un senso di lusso e solidità al consumatore finale. Tuttavia, la produzione di vetro vergine richiede alte temperature di fusione e l’utilizzo di materie prime come sabbia silicea, soda e carbonato di calcio.
La scelta di passare al vetro riciclato – con percentuali che vanno dal 20% fino a superare il 60-70% di contenuto post-consumo (PCR) o post-industriale (PIR) – rappresenta una svolta significativa in termini di:
- riduzione dell’energia di fusione: fondere il vetro riciclato richiede temperature più basse rispetto alle materie prime vergini;
- minore consumo di risorse: si riduce l’estrazione di materie prime e la quantità di rifiuti destinati alle discariche;
- prestazioni tecniche inalterate: se opportunamente trattato, il vetro riciclato mantiene resistenza meccanica e trasparenza adeguate;
- elevato valore estetico: le eventuali leggere variazioni cromatiche vengono spesso percepite come plus distintivi, capaci di trasmettere l’idea di artigianalità e di attenzione all’ambiente.
Come scegliere il giusto packaging in vetro riciclato
Ogni brand ha le sue esigenze specifiche legate a:
- fascia di mercato: brand premium, mass market, nicchie biologiche;
- volumi di produzione: lotti piccoli per linee speciali o grandi lotti per prodotti di larga diffusione;
- target price: definito in base al posizionamento e ai margini desiderati;
- immagine e design: coerenza con la brand identity, possibilità di decorazione e finiture.
Di solito, le aziende che forniscono soluzioni di eco-design offrono un servizio di consulenza e personalizzazione a 360°, guidando il cliente nella scelta del tipo di vetro (trasparente, colorato, satinato), della percentuale di riciclo adeguata, delle tecniche di decorazione e dell’abbinamento tra corpo flacone e chiusura. Questo processo di co-design risulta fondamentale per coniugare estetica, funzionalità e riduzione dell’impatto ambientale.
Il vetro riciclato è una soluzione di eco-design a ridotto impatto, resistente e versatile
Le sfide tecniche e normative
Nonostante i vantaggi innegabili, il vetro riciclato pone delle sfide di natura tecnica e normativa che è bene conoscere:
- controllo delle impurità: per ottenere un prodotto finito adatto alla cosmetica, occorre un’accurata selezione dei rottami di vetro e la rimozione di eventuali residui o materiali estranei;
- uniformità del colore: il vetro con elevata percentuale PCR può presentare leggere variazioni cromatiche. Per i brand che richiedono una perfetta uniformità, è necessaria una gestione attenta dei lotti produttivi e talvolta un’integrazione con rottami di vetro post-industriale;
- conformità alle norme cosmetiche e farmaceutiche: si devono rispettare rigorosi standard di purezza e sicurezza, comprese eventuali analisi di laboratorio per la cessione dei metalli pesanti o altre sostanze potenzialmente dannose;
- certificazioni e tracciabilità: i principali mercati internazionali richiedono sempre più spesso attestazioni di origine del materiale riciclato, nonché la conformità a regolamenti come il REACH o gli standard ISO.
Il riapprovvigionamento e le soluzioni Eurovetrocap
Produrre articoli in vetro riciclato significa inserirsi in una specifica campagna produttiva, in cui la vetreria ha predisposto il forno per fondere esclusivamente vetro riciclato, riempiendolo con rottame di vetro rigenerato. Tuttavia, per un cliente richiedere una produzione in vetro riciclato può risultare complesso, poiché le vetrerie impongono volumi minimi di produzione nell’ordine di centinaia di migliaia di pezzi. Inoltre, una volta esaurite le scorte, il riapprovvigionamento può essere difficile, poiché la produzione di vetro riciclato avviene solo in specifiche campagne produttive, generalmente ogni 9-12 mesi.
Per rispondere a queste esigenze, Eurovetrocap ha introdotto una gamma completa di flaconi in vetro riciclato da 15 a 200 ml e vasetti da 30 a 200 ml, offrendo ai clienti la possibilità di acquistare anche piccoli quantitativi. Inoltre, grazie a una gestione strategica dei riapprovvigionamenti con le vetrerie, riduce al minimo il rischio di fuori stock, garantendo una fornitura più fluida e continua.
Il packaging sostenibile di Eurovetrocap
In Eurovetrocap abbiamo sviluppato un laboratorio interno dedicato a soluzioni di packaging a ridotto impatto ambientale. Si chiama Zero In•Pack ed è il nostro modo di sposare i principi dell’economia circolare, dai prodotti che offriamo alla filiera di produzione. Lavoriamo costantemente affinché l’impatto del packaging cosmetico sia sempre più contenuto e proprio per questo abbiamo ampliato il nostro catalogo con proposte in vetro riciclato. Eccone alcuni esempi:
- Fragrance: flaconi ideali per profumi come il vaso Daumier 30 ml con la possibilità di personalizzarne il finishing (verniciatura esterna, satinatura, metallizzazione);
- Make-up: contenitori adatti a fondotinta, correttori, sieri colorati o primer, come il vaso Laura e Make Up da 15 ml, con la possibilità di aggiungere differenti tipologie di pompe;
- Skincare & Farma: vasetti e flaconi ideali per creme viso, sieri antietà e trattamenti specifici perché coniugano sicurezza del contenuto, compatibilità chimica e gradevolezza estetica;
- Home fragrance: flaconi come la Round bottle da 100 o 200 ml che valorizzano la sensazione di “naturale” e “green” del prodotto;
Per completare l’offerta, proponiamo servizi di decorazione tra cui serigrafia a uno o più colori (anche con inchiostri UV), verniciatura a effetto satinato (alternativa a quella tradizionale che richiede l’acidatura), stampa a caldo e incisione. Gli standard qualitativi elevati assicurano resistenza alle abrasioni e una lunga vita utile del pack.
Il nostro laboratorio interno di eco-design
Zero In•Pack (ZIP) è il fulcro di ricerca e sviluppo dell’azienda, volto a migliorare costantemente l’impatto ambientale dei nostri prodotti. Il team conduce analisi comparative del ciclo di vita (LCA) su diversi set di packaging, studiando come la sostituzione di uno o più parametri (materiali, peso del contenitore, tipologia di decorazione) possa influire sui principali indicatori di sostenibilità:
- emissioni di CO₂ e cambiamento climatico;
- consumo energetico complessivo (con particolare attenzione ai combustibili fossili);
- consumo di acqua;
- impatto su acque dolci e marine (ad es. eutrofizzazione, acidificazione);
- uso del suolo e delle risorse minerarie.
I risultati di queste analisi consentono di definire linee guida precise per i nostri clienti che desiderano ridurre l’impronta ambientale dei loro prodotti. L’introduzione di vetro riciclato, infatti, permette un taglio significativo delle emissioni di gas serra, mentre la conversione a sistemi di verniciatura più leggeri abbassa il consumo di acqua fino al 60%.
I nostri esempi più virtuosi
Grazie alla collaborazione con esperti, designer e tecnici ambientali, nel nostro laboratorio Zero In•Pack abbiamo lavorato ad alcune soluzioni di packaging in vetro riciclato che hanno già dimostrato la loro efficacia:
- vaso Laurence: il nostro bestseller in versione PCR (fino al 20-60% di contenuto riciclato) abbinate a coperchi in PP riciclato. Le analisi LCA (Life Cycle Assesment) hanno mostrato un notevole taglio medio dell’impatto rispetto alla versione totalmente vergine;
- Linea Make Up: con flaconi in vetro riciclato e la possibilità di completare il pack con pompe dispenser leggere, anch’esse con componenti riciclati. Estetica di pregio e notevole riduzione del consumo di combustibili fossili;
In tutti i casi, la collaborazione tra il laboratorio interno e i clienti ci ha permesso di ottenere risultati tangibili, poi utilizzati anche nelle strategie di marketing dei brand cosmetici, che hanno potuto comunicare con trasparenza l’impegno green dei propri prodotti.
Il futuro è del packaging sostenibile
Il mercato del packaging si sta muovendo a grande velocità verso soluzioni più sostenibili, anche in risposta a normative europee e internazionali che puntano a responsabilizzare i produttori. La disponibilità di vetro riciclato è in crescita, e le tecnologie per la separazione e la pulizia dei rottami sono sempre più efficienti.
In un panorama in cui l’innovazione e la sostenibilità vanno di pari passo, il vetro riciclato rappresenta una soluzione d’eccellenza perché coniuga elevata riciclabilità, sicurezza per la formula e un’estetica che richiama valori di lusso e di qualità. Per i brand, credere in processi sostenibili garantiti dalla valorizzazione dell’eco-design, significa collaborare con fornitori specializzati in:
- consulenza tecnica mirata alla riduzione dell’impatto ambientale;
- ampia scelta di formati e tipologie di contenitori, dal make up al farma;
- possibilità di personalizzare ogni aspetto del pack, dal colore alla decorazione, mantenendo o migliorando gli standard funzionali;
- analisi dei dati derivanti dalle analisi LCA per una comunicazione trasparente e credibile verso il consumatore finale e gli stakeholder.
Il futuro del settore cosmetico si giocherà sulla capacità di combinare funzionalità, design e sostenibilità, e le aziende pronte a investire in queste soluzioni oggi saranno quelle che domani guideranno il mercato a livello internazionale.
Contattaci per una consulenza e una valutazione su misura. Solo attraverso un confronto diretto e la condivisione di dati progettuali sarà possibile definire la migliore strategia di packaging e massimizzare sia i vantaggi ambientali sia l’appeal estetico del prodotto.